domenica 26 gennaio 2014

Dopo il barat...

Inte antichitât si doprave il barat...

Dopo, par rindi plui facil il scambi, l'om al à inventât i beçs.

Cumò si torne a doprâ il barat par scambiâsi robis che si puedin ancjemò doprâ.

BARATTO 2.0
Il baratto su internet, o "swapping"
(dall’inglese swap = scambio) è sempre più popolare.



Il riuso va inteso come un'alternativa
al concetto dell'usa e getta.
L'oggetto viene riutilizzato.

Se invece si ricicla l'oggetto viene distrutto
come rifiuto per creare nuovi diversi
oggetti o prodotti.

Se riutilizzi
  1. risparmi nell'acquisto di materie prime,
  2. risparmi nello stoccaggio dei rifiuti,
  3. risparmio energetico per la produzione di un nuovo oggett
  4. risparmi per il conferimento e smaltimento in discarica o all’impianto di recupero. 
 

Rispuint a lis domandis


e dopo


zuie

Mercato equo e solidale


Ce isal il mercato equo e solidale? Lei chi la rispueste.

domenica 19 gennaio 2014

Classe tierce: il barat

Ce isal il barat?
Parcè si baratino lis robis?

Lei chi lis informazions che nus dà l'A&T2000.

Fin dall’antichità il commercio si è basato sul baratto, uno scambio di
oggetti tra persone.


baratto = scambio di oggetti tra persone.

http://www.ambienteambienti.com/wp-content/uploads/2010/06/baratto.jpg
Per barattare era necessaria una grande capacità nel confrontare il
valore di oggetti molto divers
i.

 
Se gli oggetti scambiati appartenevano alla stessa categoria lo scambio era facile: i contadini sapevano quante verdure o quanto latte avrebbero dovuto dare per avere in cambio grano o olio. 


Più difficili risultavano gli scambi tra oggetti appartenenti a classi diverse: quanti chili di grano poteva valere un aratro?


L’accordo si basava sostanzialmente sull’equivalenza del bisogno che ciascuno aveva della merce in possesso dall’altro, il valore delle merci scambiate era il punto di incontro fra la domanda e l'offerta. 

Scambiando beni attraverso il baratto era quasi impossibile il risparmio. 
Chi produceva un bene doveva consumarlo o venderlo
prima che deperisse (pensiamo agli alimenti) e solo una piccola parte
dei beni poteva essere conservata e consumata in futuro.

garage sale kids
Si podino ancjemò baratâ lis robis? 
Ce podìno baratâ noaltris? 

Scrîf intal coment une tô idee. 
 

martedì 14 gennaio 2014

Par mangjâ

Pai fruts di 4°

lei in chescj post plui vecjos.


venerdì 10 gennaio 2014

Lis robis... classe 5








Il sacut pal cjan

Puartìn a cjase ce che al vanse dopo che o vin mangjât...

Chi sot tu âs un link par capî miôr. 
Lei i titui e cjale la figure  a chi.
 
Cumò lei a chi ce che nus à mandât l'A&T 2000 par preparâsi al zûc:


DOGGY BAG
Non vergogniamoci di fare una cosa buona!
La doggy bag è un contenitore di alimenti nato per portare a casa gli avanzi dei pasti consumati fuori casa per utilizzarli come pranzo per gli animali (da quest’uso deriva il nome doggy bag).
Gran parte del cibo avanzato sul nostro piatto in mensa, al ristorante, a casa di amici è ancora di ottima qualità e, se conservato e trasportato a casa nella nostra doggy bag, può diventare parte del nostro pranzo di domani oppure cibo ber i nostri animali domestici anziché essere smaltito come rifiuto umido.


Come doggy bag puoi usare qualsiasi contenitore per alimenti riutilizzando, ad esempio, scatole di plastica di cibi già consumati.

Zuie:

Ce dopraressistu par puartâ a cjase ce che ti reste dopo vê mangjât in mense?


http://grigneiinzuc.blogspot.it/2014/01/sacut-di-cjarte.html


http://grigneiinzuc.blogspot.it/2014/01/scjatute-di-plastiche.html



http://grigneiinzuc.blogspot.it/2014/01/vasut-di-veri.html